Musica

The Beauties and the Beat lanciano il loro primo disco

Per questo articolo non ci spostiamo da Ravenna ed andiamo a conoscere da vicino i The Beauties and the Beat, band dalle radici rockettare, in occasione del lancio del loro primo disco, uscito il 1 febbraio 2017, a tre anni di distanza dal loro EP di debutto.

Ci sono molti gruppi famosi che riescono a sfondare grazie alle giuste conoscenze (la qualità ci deve essere, ma gli agganci, al giorno d’oggi, sono forse ancora più importanti). Il problema è che ci sono anche tanti gruppetti sconosciuti, di cui non se ne sente neanche parlare, a meno che non si conosca un membro della band.

Tanto per non contraddirmi, ho conosciuto questi ragazzi tramite il bassista. Qualche mese fa sono andato a vederli al Kojak di Porto Fuori (RA), per una serata in cui aprivano i Gem Boy (ok, sono finiti pure loro, ma tutti i ragazzini della mia generazione avevano i loro brani più famosi nel loro lettore MP3).

Comunque, avendoli trovati carichi e interessanti, ho ritenuto opportuno sfruttare il nostro blog per dare un po’ di visibilità anche a loro. La formazione è composta da Giacomo Perruzza (voce, chitarra), Paolo Benvenuti (chitarra, cori), Federico Gualtieri (basso) e Federico Randi (batteria, cori).

The Beauties And The Beat

Da sinistra: Giacomo Perruzza, Paolo Benvenuti, Federico Gualtieri, Fedeico Randi.

Sono stato invitato nella sala di registrazione del batterista (al tempo stesso produttore del disco dei The Beauties and the Beat e di tanti altri gruppi). La sala è in una casetta di campagna nei pressi di Alfonsine.
Al suo interno la band, che mi ha accolto molto calorosamente, mentre le bottiglie di birra imponevano la loro presenza sui vari scaffali della stanza.

Chiacchierando un po’ con i ragazzi mi sono accorto di quanto siano simpatici, semplici e modesti; forse complice il fatto che la fama e il successo non li ha ancora travolti in pieno.
Ho preparato qualche domanda per il gruppo, alle quali hanno risposto insieme, sempre sulla stessa linea di pensiero.


Come vi siete conosciuti, com’è partito tutto?

«Io e Fico, il batterista, ci siamo conosciuti a 15 anni e avevamo una band in cui facevamo sempre canzoni nostre. Abbiamo fatto qualche anno insieme a suonare in giro, in queste feste che organizzavano magari a scuola. Dopo abbiamo smesso per un paio di anni, però ci siamo sempre tenuti in contatto e dopo, intorno ai 20 anni, abbiamo deciso di formare un altro gruppo. E quindi è venuto Paolo, con la sua attuale moglie, e abbiamo formato il primo gruppo, Miranda Star. Con questo abbiamo fatto 3-4 anni, dopo Paolo ha avuto un bambino e sua moglie ha deciso di dedicarsi al bimbo… ed è venuto Fede. Così ci siamo conosciuti».

Qual è il messaggio che volete fare passare con il disco?

«Non c’è un vero e proprio messaggio globale del disco ma ogni canzone è a sé e può avere sicuramente un messaggio. Il fatto che i brani siano scritti comunque in italiano lo rendono ancora più chiaro».

Videoclip estratto dal primo EP della band, 2014.

Che progetti avete per il futuro?

«Continuare sicuramente a suonare tra di noi, che ormai è una convivenza, sia di amicizia che di musica. E col tempo crescere musicalmente, sia a livello di arrangiamenti che di testi, ma soprattutto smettere di suonare per l’interesse degli altri ma farlo per noi stessi. Inoltre, finalmente faremo anche dei video con le nostre canzoni sul canale YouTube, low cost come piace a noi».

Qual è la telefonata che vi darebbe più soddisfazioni ricevere?

«Dai gestori di quei locali che fino adesso non ci hanno mai preso a suonare e ci hanno sempre sbattuto la porta in faccia. Ecco, una bella telefonata da loro che ci chiedono di tornare lì a suonare per tremila euro a serata, per la sola soddisfazione di dirgli “ma anche no”.
Però non siamo cazzoni e alla fine diremo “Ma sì dai, birra e panino e veniamo”».

Parliamo dell’ultimo brano… Come vi è venuto di fare una canzone sulle tette?

«Noi sappiamo essere seri come altrettanto idioti, non c’è una via di mezzo in The Beauties and the Beat. Quindi noi possiamo avere canzoni come Salvami (che quando ho scritto ho pensato proprio come una preghiera), e una canzone sulle tette.
Federico è un bravo ritornellista, quasi tutti i ritornelli delle nostre canzoni li ha fatti lui. Un giorno in sala prove ha iniziato a dire “hey, tu devi dire te te, te te te”… Noi ci siamo guardati e c’è stata un’esplosione. “Questa è una genialata”, abbiamo pensato, “noi facciamo una canzone sulle tette e la teniamo così”».


The Beauties And The Beat al Kojak (2015)

I The Beauties and the Beat al Kojak (2015). Foto di Lucio_F06 (Facebook)

Ho avuto l’occasione di ascoltare i brani in anteprima e ho trovato il prodotto piuttosto interessante. Non c’è da aspettarsi la precisione assoluta (che in questo genere non va neanche troppo d’accordo), ma i tre anni che sono passati dal loro precedente EP si percepiscono eccome, dimostrando un’accurata composizione degli arrangiamenti data sicuramente dalla mancanza di fretta di un’eventuale etichetta. Del resto questo è uno dei vantaggi degli album autoprodotti.

La band ha organizzato per sabato 11 febbraio alle ore 21come release party, un concerto al circolo Arci “Black Sheep” in via dei Poggi 97, a Ravenna (sarà necessaria la tessera Arci). In occasione della serata sarà possibile acquistare il loro CD al prezzo di 5 €. In apertura della serata si esibirà il cantautore folk romagnolo Ben Hur.
Per seguire o contattare i The Beauties and the Beat è possibile visitare la loro pagina Facebook.

E voi, che ne pensate? Ci sono altri gruppi validi che preferite, restando nel territorio ravennate?

Informazioni sull'autore

Roberto Turturro

Nerd, musicista, fotografo.
Sono un amante del dettaglio e delle piccole cose.
Ogni tanto mi perdo a fantasticare su un mondo immaginario in cui gli artisti emergenti riescono ad avere il successo che meritano.