Arte

L’arte di Palazzo San Giacomo. A volte ritornano…

Era destino che dovessimo tornare presto ad ammirare l’arte di Palazzo San Giacomo. Dopo le invasioni digitali di primavera, infatti, siamo tornati nell’antico edificio della famiglia Rasponi a Russi per Mirar le stelle a Palazzo San Giacomo, una rassegna che si svolge dal 10 al 13 agosto. Ma torniamo all’arte, anzi alle Stanze d’arte, ovvero alla mostra collettiva curata dall’Associazione culturale Artej.

Ventidue artisti esposti

Otto stanze per un totale di ventidue artisti esposti, tra loro non solo romagnoli. Il presidente dell’Associazione Artej, Walter Reggiani (anche lui artista), ci ha raccontato il progetto. “Artej è nata nel 2010 per mettere assieme noi artisti locali e poi nel tempo ci siamo sempre più allargati”. Gli artisti esposti in questa mostra (che è la sesta organizzata da Artej a Palazzo San Giacomo) sono: Alif Abdelhak, Maria Casto, Emilio di Pasquantonio (EDIPA), Clorinda Dell’Aquila, Laura Dolcini, Claudio Dumini, Giovanni Liverani (GIOLIV), Stefano Maretti, Roberto Marchini, Luca Medici, Mauro Montorsi, Gabriella Muccini, Anna Antonia Nardini, Giovanna Palma, Jos Peeters, Tomasino Peroni, Armandi Randi, Bruno Retini e Lidia Rossi.

L’omaggio ad Anselmo Casadio

Se siete stati attenti e avete contato, allora avrete notato che manca un nome all’elenco dei ventidue artisti. Uno di loro purtroppo è scomparso nel 2016: Anselmo Casadio. Nativo di Russi, Anselmo ha viaggiato a lungo, è stato in Africa e poi in Corsica. Nell’isola francese sua moglie si ammala e sono costretti a rientrare in Romagna. Torna proprio a Russi e va ad abitare vicino alla Villa Romana. Anselmo ha circa sessant’anni e un giorno vede sua nipote dipingere e decide di cominciare. Esatto non aveva mai dipinto prima, ma da allora la sua diventa una produzione intensissima. Lo fa per esigenza, per sconfiggere la depressione. E il suo è un vero talento, perché in breve tempo raggiunge risultati straordinari, con tecnica pari a quella di un artista che ha dipinto tutta una vita. La sua arte era sola rimasta nascosta un po’ di più.

Il ritorno dell’arte a Palazzo San Giacomo

Riempire d’arte il piano inferiore di Palazzo San Giacomo di Russi è una mossa stupenda, ma non scontata. Walter Reggiani è davvero soddisfatto quando ce ne parla. Ringrazia l’amministrazione che offre questa possibilità alla sua associazione e vorrebbe che il Palazzo fosse ancora più frequentato.
L’arte di Palazzo San Giacomo è ancora misteriosa per gran parte dei turisti e dei ravennati stessi. Forse perché Russi è un piccolo comune, “forse perché manca una buona comunicazione”, aggiunge Walter. Le opere moderne si accompagnano agli antichi affreschi dei piani nobili e ci sono anche le crepe, le ragnatele, è vero. Ma forse è proprio per questo che l’arte lì dentro diventa così straordinaria. Perché sopravvive al tempo. E all’uomo.

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Matteo Pezzani

Scrittore, storico, blogger, giornalista, buffone di corte ecc..