Musica Teatro

Novembre: all’Alighieri è tempo della Trilogia d’Autunno

Cavalleria Rusticana (Trilogia d'Autunno 2017) - (c) Zani-Casadio

Pochi giorni fa c’è stata la conferenza stampa di Ravenna Festival, in cui è stato presentato ufficialmente il programma della Trilogia d’Autunno 2017.

Ormai è diventata quasi una tradizione; ogni anno, quando si avvicina l’autunno, noi cittadini fedeli al nostro Teatro siamo pronti a ricevere la grande notizia. Quali opere ci saranno quest’anno? Cosa c’è di diverso rispetto agli anni scorsi?

È con grande coraggio e determinazione che viene presentato l’elenco delle opere che avvolgeranno con la loro intensa atmosfera le poltrone dell’Alighieri. Una programmazione intrecciata, dinamica, che permette proprio a tutti di poter godersi tre grandi capolavori della lirica italiana.

Il team a capo della direzione del progetto continua a essere di grande qualità. A cominciare dalla regia, affidata alla grande Cristina Mazzavillani Muti, di cui già abbiamo potuto apprezzare la sua competenza e la sua grande creatività nelle trasposizioni. Per la sezione musica troviamo l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, diretta questa volta dal giovane bielorusso Vladimir Ovodok (ex allievo della Italian Opera Academy di Muti e che oggi dirige l’Orchestra della Radiotelevisione Bielorussa). Aggiungiamo il Coro del Teatro Municipale di Piacenza (diretto da Corrado Casati) e le voci bianche del coro ravennate Ludus Vocalis di Ravenna (diretto da Elisabetta Agostini).

Pagliacci. © Luca Concas

Pagliacci. © Luca Concas

Se c’è una cosa che tutti ormai abbiamo notato è proprio la grande attenzione che il Festival sta dedicando ai giovani. A partire dai workshop e dai progetti che permettevano a giovani scrittori, videomaker e fotografi di assistere liberamente alle varie prove delle opere, durante le varie edizioni della Trilogia. Inoltre quest’estate ci sono state delle vere e proprie audizioni, o meglio, un censimento delle energie creative della Romagna, seguite direttamente da Cristina Mazzavillani Muti (l’avevamo anche intervistata a riguardo).

Alcuni di questi stessi ragazzi – dagli 8 ai 18 anni – che hanno partecipato alle audizioni sono stati coinvolti nel progetto Cavalleria Rusticana e Pagliacci Remix, una reinterpretazione delle due opere in modi meno convenzionali, sfruttando le proprie capacità artistiche (come il canto o la recitazione) per darne una nuova chiave di lettura. Questi giovani talenti introdurranno le serate dell’opera.
Le brochure di Cavalleria Rusticana e Pagliacci Remix sono state curate dagli studenti di una classe dell’Istituto Tecnico Morigia – Perdisa di Ravenna, che stanno sperimentando per primi il nuovissimo triennio di specializzazione in Grafica.

I momenti più belli delle prove di questa Trilogia sono stati immortalati da tre giovani fotografi – Luca Concas, Jenny Carboni e Martina Zanzani – già reduci di precedenti esperienze formative organizzate dal Festival, come Verdi Web (2012/2013) e Bohemian Focus (2015).

Tosca. © Jenny Carboni

Tosca. © Jenny Carboni

Programmazione ed orari

La programmazione delle opere è stata fissata dal 17 al 26 novembre 2017.

Cavalleria Rusticana

Musica di Piero Mascagni, libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto da Giovanni Verga.

Venerdì 17 novembre, ore 20:30
Martedì 21 novembre, ore 20:30
Venerdì 24 novembre, ore 20:30

Pagliacci

Musica e libretto di Ruggero Leoncavallo.

Sabato 18 novembre, ore 20:30
Mercoledì 22 novembre, ore 20:30
Sabato 25 novembre, ore 20:30

Tosca

Musica di Giacomo Puccini, libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. Tratto dal dramma La Tosca di Victorien Sardou.

Domenica 19 novembre, ore 15:30
Giovedì 23 novembre, ore 20:30
Domenica 26 novembre, ore 15:30

 

Per informazioni e per conoscere i prezzi per i singoli biglietti e per i carnet visitate la pagina dedicata sul sito di Ravenna Festival.

In copertina: scena delle prove di “Cavalleria Rusticana”. © Zani-Casadio

Informazioni sull'autore

Roberto Turturro

Nerd, musicista, fotografo.
Sono un amante del dettaglio e delle piccole cose.
Ogni tanto mi perdo a fantasticare su un mondo immaginario in cui gli artisti emergenti riescono ad avere il successo che meritano.