Arte

Tutte le dimensioni del mosaico al MAR di Ravenna

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Montezuma, Fontana, Mirko: tre nomi non modesti per la storia e la storia dell’arte, collegati da un fil rouge che unisce tanti altri artisti e mosaicisti.
Dopo la fotografia di performance di Lelli e Masotti, la nuova mostra del MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna guida con entusiasmo le esposizioni della Biennale del Mosaico.

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Mirko Basaldella, Furore, 1944

Montezuma, Fontana, Mirko – La scultura in mosaico dalle origini a oggi ha inaugurato il 7 ottobre e arriverà al prossimo anno, fino al 7 gennaio. I curatori Alfonso Panzetta e Daniele Torcellini hanno creato un percorso non soltanto espositivo ma anche, come loro stessi sottolineano, “di ricerca”.

Poco si è approfondito sul settore del mosaico “tridimensionale”, su quando e come abbia smesso di essere esclusivamente una tecnica parietale-decorativa.
Il punto di partenza sono gli anni ’30-’40 del Novecento, epoca quindi piuttosto recente, in cui proprio Fontana e Mirko iniziano a sperimentare il mosaico nella scultura creando un primo “cortocircuito”. In quel momento, grazie all’apertura culturale di questi artisti, comincia un filone oggi apprezzato e approfondito, in particolare nella nostra Ravenna.
Diversi sono i cortocircuiti che gli stessi curatori propongono, unendo sculture di ieri a sculture di oggi, dando bruschi colpi alla linea del tempo ma portando alla luce tanti punti di contatto.

Da dove nasce tutto questo? Da Fontana? Da Mirko? Da Bisanzio? Non esattamente. Ridiamo un’occhiata al titolo della mostra: i contemporanei avevano e hanno un punto di riferimento, da individuare nella scultura mesoamericana. In particolare, nelle maschere e nelle impugnature mosaicate del Museo Pigorini, già raccolte ed esposte negli anni ’30 del Novecento.

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Francesca Pasquali, 39000 straws, 2008

E’ quindi dall’antica America Latina che passa questa forma d’arte, per poi rimbalzare a Mirko, a Fontana, a Zavagno, a Licata. Passa per materiali non convenzionali usati tradizionalmente, passa per materiali convenzionali ma usati contro la tradizione. Passa perfino per materiali non convenzionali nemmeno nell’utilizzo. Passa per il design e l’arredamento d’interni. Passa per la scuola di Ravenna e per la scuola di Spilimbergo.

La mostra ci accompagna in questo viaggio di concetto e di tecnica, fino ad arrivare ad una conclusione in cui la tessera cambia, si evolve. A volte è grande, altre è minuscola, oppure costosa, rozza, artificiale. A volte è perfino viva.

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Francesca Fabbri, Il prigione, 2009

Montezuma, Fontana, Mirko – La scultura in mosaico dalle origini a oggi è visitabile fino al 7 gennaio 2018 presso il MAR di Ravenna.

Tariffe:
Intero 6 euro
Ridotto 5 euro
Studenti Accademia e Università 4 euro
Omaggio bambini fino ai 10 anni e tutte le categorie aventi diritto

Orari:
Dalle 9 alle 18 dal martedì alla domenica, la biglietteria chiude un’ora prima. Il lunedì è giorno di chiusura.

Informazioni sull'autore

Silvia Rossetti

Italianista e multitasker. Scrittrice quando c'è tempo, teatrante per divertimento. Forza Tassorosso.