Musica Teatro

Torna “Notre Dame de Paris”: a Rimini dal 5 al 7 maggio

Notre Dame

Per te che “qui crolla il tempo delle cattedrali”.
Per te che “chi lo sa dove andrò e con chi”.
Per te che “non m’importa se divento un criminale”.
Perché la regola principale è che quasi tutti vogliono entrare nella porta di Esmeralda. Esatto, la “porta” di Esmeralda.
Se invece sei a livello Disney, hai già capito che Notre Dame de Paris, la vera storia, parla d’altro.

Notre Dame

Quasimodo / Giò Di Tonno (Facebook)

Premetto che a me i musical piacciono. Mi piacciono quelli stupidi e quelli tristi. Alcuni li ritengo geniali ma non sono ancora riuscita a convincere nessuno. Ho perfino guardato Glee fino alla fine, pure quando ha iniziato a fare un po’ schifo. Ma torniamo alle allusioni sessuali.

Notre Dame de Paris nasce dalla collaborazione tra Riccardo Cocciante e Luc Plamondon, rispettivamente autori di musiche e testi (nella versione francese), che si ispirano alla storia di Victor Hugo. Dopo il debutto a Parigi nel 1998, la produzione fa il giro del mondo e riscuote molto successo. Ne nasce una versione in inglese scritta da Will Jennings. Poi ne nasce una versione italiana, con i testi di Pasquale Panella, quelli che io non posso ascoltare in macchina mentre guido perché mi agito troppo.

L’avventura italiana comincia nel 2002 e sta continuando ancora oggi, con buona parte del cast originale ancora aggrappata e affezionata ai personaggi che ha interpretato quindici anni fa.
Siamo andati ad assistere il mese scorso all’Unipol Arena di Bologna ed è stato davvero coinvolgente. L’atmosfera è elettrica innanzitutto grazie al pubblico, che applaude, canta e urla. Un po’ piange anche. Almeno lo spero, altrimenti sono stata l’unica.

Pecca criticata da molti: le basi sono su musica registrata e i cori in playback. I cori sono comprensibili, se si tiene conto che gli spettacoli si tengono in palazzetti da migliaia di posti. La musica, è vero, è un peccato non ascoltarla dal vivo. Ma io sono innamorata e questa gliela voglio perdonare.
Compensano le scenografie, le coreografie, il talento e l’agilità dei ballerini, degli acrobati e dei breakers di tutto il mondo.

Notre Dame

Gringoire / Matteo Setti (Facebook)

Quando lo spettacolo sta per cominciare annunciano i nomi dei performers e dei personaggi che interpreteranno. Già a quel punto parte il delirio. Quando è toccato a Matteo Setti pareva che in platea ci fossero i delfini, ma si sa che lui tira fuori il mammifero che è in noi.
E dopo le presentazioni? Dopo le presentazioni è già il tempo delle cattedrali. E per un paio d’ore di amori compiuti, di preti casti e di soldati onesti non ne vogliamo proprio sapere.

Dal 3 al 5 maggio Notre Dame de Paris torna in regione al 105 Stadium di Rimini. 
Se vi ho convinto, qui potete vedere quanti biglietti sono rimasti.

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Informazioni sull'autore

Silvia Rossetti

Italianista e multitasker. Scrittrice quando c'è tempo, teatrante per divertimento. Forza Tassorosso.