Cristina Mazzavillani Muti, regista e fondatrice del Ravenna Festival, chiama a raccolta la città. La fondazione si attiva un’altra volta, per scoprire i nuovi talenti che offre la nostra zona.
In cosa consiste la chiamata
Si tratta di audizioni pubbliche, che si svolgeranno al Teatro Alighieri di Ravenna. Non serviranno però a reclutare degli attori per un imminente spettacolo, piuttosto lo scopo sarà un «censimento delle giovani energie creative in città e la possibilità per gli iscritti di ricevere suggerimenti e consigli». Poi beh, mai dire mai.
Le audizioni si terranno dal 23 al 30 maggio 2017 all’Alighieri e le categorie interessate sono quattro: canto, strumentazione, recitazione e danza (i contenuti possono essere scelti liberamente e senza limiti di genere).
Per poter salire sul palco occorrerà mandare la propria candidatura entro il 30 aprile 2017, scrivendo una mail all’indirizzo segreteria@teatroalighieri.org; l’ingresso alla platea, invece, sarà libero e gratuito.
La commissione sarà presieduta – naturalmente – da Cristina Mazzavillani Muti, affiancata dalla Direzione del Ravenna Festival.
Le audizioni alla città, ma solo per i giovani
La regista ha spesso evidenziato il suo interesse per le nuove generazioni, cercando ogni volta di impiegare ragazzi e ragazze nelle sue produzioni. Per questo motivo potranno proporsi solo i giovani dagli 8 ai 18 anni.
Si era già dimostrata questa sua attenzione particolare con le ultime iniziative legate alle Trilogie d’Autunno (tra cui il Bohèmian Focus al quale ho partecipato): «ho voluto che giovani talenti della fotografia, della scrittura e del video scoprissero il mondo dell’opera con la possibilità di seguire e documentare le prove delle produzioni da me dirette».
Concludo con una frase di Cristina Mazzavillani Muti, riportata nella pagina dedicata al progetto sul sito di Ravenna Festival: «a volte è proprio lo sguardo dei più giovani che ci rivela prospettive sorprendenti, perché nel loro mettersi in gioco – senza preconcetti, senza falsi pudori – anche le nostre convinzioni e la nostra percezione si trasformano e si rinnovano».
In bocca al lupo, ragazzi!