Arte Storia

Giocattoli della tradizione e archeologia: alla scoperta dell’infanzia dell’uomo

giocattoli della tradizione popolare

Abbiamo incontrato Monica Piancastelli in occasione dell’iniziativa Meraviglie Segrete presso il giardino del B&B Aca’demia. E così, oltre ai giardini, abbiamo scoperto altre meraviglie: i suoi giocattoli della tradizione popolare, interamente costruiti a mano, di cui alcuni rivisitati nelle decorazioni ispirate all’arte preistorica. Monica, infatti, è una geoarcheologa di formazione, specializzata in Archeologia Preistorica; durante la sua carriera ha lavorato in moltissimi cantieri archeologici, arricchendo sempre più il suo bagaglio culturale. Curiosi come siamo, abbiamo deciso di intervistarla, per scoprire come i giocattoli e l’archeologia abbiano trovato un punto d’incontro.

Qual è il filo rosso che lega l’archeologia e la passione per i giocattoli?

Sicuramente il concetto di “Infanzia”, intesa sia come prima tappa, ovvero la Preistoria, degli stadi culturali della specie umana, sia come prima tappa degli stadi cognitivi e culturali della nostra specie.

Quando è nata la passione per i giocattoli della tradizione popolare?

È nata nel 2000, quando sono tornata a Ravenna con mia figlia. Ero stata lontana per lavoro per molti anni e al mio ritorno ho trovato la città cambiata, migliorata, molto più ricca dal punto di vista dell’offerta culturale. Ero alla ricerca di attività ludiche per la mia bambina e così mi sono imbattuta nel Centro “La lucertola”. Dopo poco tempo ho iniziato a tenere laboratori ludo-didattici e a costruire giocattoli. Il primo giocattolo che ho costruito è stato un’imbarcazione ricavata da un modello di scarpa in legno. E a quel primo giocattolo, ne sono seguiti tanti altri… I giocattoli della tradizione popolare hanno origini molto antiche, non si sa chi li abbia inventati, ma ogni costruttore apporta novità.

giocattoli della tradizione

Giocattoli della tradizione popolare realizzati da Monica Piancastelli

Qual è la novità apportata da te?

Sicuramente il legame con l’infanzia dell’umanità. Alcuni miei giocattoli hanno delle decorazioni d’ispirazione preistorica o traggono origine da qualcosa di antico. La silhouette del mio cavallino a dondolo, ad esempio, è tratta da una statuetta piccolissima, un cavallino scolpito su avorio. È stato ritrovato in una grotta nel sud-ovest della Germania e risale a circa 35.000 anni fa.

cavallini a dondolo

Cavallini a dondolo ispirati a una statuetta risalente a 35.000 anni fa

Come reagiscono i bambini davanti a un giocattolo fatto in legno?

Sono attratti dai colori e dal loro funzionamento. Alcuni intuiscono subito come giocare, ad altri devo spiegarlo. Ma tutti ne sono fortemente attratti. I giocattoli fatti a mano hanno un forte potere immaginativo, nonché una grandissima potenzialità narrativa ed ecologica.

Quanto è importante per un bambino costruire il proprio giocattolo?

Lavorare con le mani è fondamentale per la crescita della persona. Torniamo al discorso dell’evoluzione: l’uomo si è evoluto grazie alle mani, è stato l’unico animale a fabbricare strumenti. I bambini di oggi usano le mani soprattutto nella scuola dell’infanzia, meno alla scuola primaria e alla scuola secondaria, in generale, disimparano a usarle. Credo sia importante riavvicinare i bambini al lavoro manuale, e magari tenerli il più lontano possibile dagli schermi di computer e cellulari…

Le mani sono alla base dell’evoluzione dell’uomo – mani di Monica – foto di Cristiana Pezzi

L’amore per i giocattoli in questi anni ha preso il sopravvento sull’archeologia?

Il viaggio della Grande Dea Madre

Il viaggio della Grande Dea Madre

Assolutamente no! L’archeologia continua a essere una mia grande passione. Nel 2013 ho pubblicato un libro, illustrato da Rita Ravaioli, che ha l’obiettivo di far scoprire a bambini (ed adulti) il primo grande mito nella storia della cultura del genere Homo, quello della Grande Dea Madre. E negli anni ho sempre portato avanti moltissimi progetti. Dalla mostra degli Schiaccianoci giocattolo, all’organizzazione di convegni, come quello sull’archeologo romagnolo Luigi Maria Ugolini, in collaborazione con il Dipartimento di Archeologia sede di Ravenna, un progetto, questo, nato dal mio ultimo “innamoramento”.

Ovvero?

Il mio ultimo innamoramento è quello per il megalitismo di Malta. L’isola è più conosciuta per le sue spiagge che per il suo patrimonio archeologico… quello che molti non sanno è che a Malta ci sono i monumenti preistorici tra i più antichi al mondo, più antichi delle grandi piramidi e di Stonehenge, risalenti a oltre 6.000 anni fa. Quando sono andata a visitare Malta, ero estasiata. Il caso ha voluto che nel bookshop di un sito trovassi una pubblicazione (curata da un mio collega di Università!) che trattava del lavoro svolto dall’archeologo romagnolo Luigi Maria Ugolini, che nel 1934, in epoca fascista, ha studiato e documentato i megaliti maltesi, con una straordinaria perizia.

Monica Piancastelli presso i megaliti di Malta

Monica Piancastelli presso i megaliti di Malta

Da questa esperienza è nato quindi il convegno di cui parlavi prima…

Sì, ma non solo! Quando ci si innamora di qualcosa, si ha una forza creativa inimmaginabile che io cerco sempre di incanalare verso nuove iniziative. Nel 2018, infatti, sarà pubblicata dalla casa editrice Polaris di Faenza la mia guida narrata ai megaliti di Malta in cui impersono Ugolini e racconto attraverso i suoi occhi lo straordinario patrimonio archeologico maltese. La forza della narrazione può far diventare così, alla portata di tutti, una guida che altrimenti sarebbe riservata solamente agli specialisti.

Quindi tutte le tue passioni convivono pacificamente e produttivamente. Esiste un tuo giocattolo “maltese”?

Certo! È una trottola (giocattolo che ha qualche migliaio di anni) la cui decorazione è ripresa da un piatto in ceramica maltese trovato in una necropoli sotterranea e che si trova nel Museo Archeologico della Valletta. Il mio è un innamoramento continuo…

trottola maltese

Trottola con decorazioni ispirate a un piatto maltese risalente al 3.000 a.C.

Monica Piancastelli è un vulcano di energia creativa, organizza laboratori per bambini e per adulti ed è sempre pronta a condividere con gli altri i propri interessi. Se volete saperne di più potete contattarla a questo indirizzo mpiancastelli@teletu.it

Informazioni sull'autore

Adriana Giombarresi

Lettrice vorace di libri (soprattutto di quelli di Camilleri), amo disegnare, sia con matite e colori, sia con il prezioso aiuto di Illustrator e famiglia.