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Jazz&Poetry, le arti sorelle. Intervista a Franco Costantini

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Il 3 ottobre sbarca a Ravenna una nuova rassegna, una nuova esperienza che unisce due arti in un unico spettacolo: si chiama Jazz & Poetry. Questo “esperimento” di musica jazz e poesia porta per quattro serate importanti artisti nella città bizantina, nel chiostro della Fraternità San Damiano. Per saperne di più su cosa ci regalerà questa nuova proposta siamo andati da uno dei due direttori artistici, l’attore Franco Costantini che, insieme a sua sorella Sandra (esperta di musica jazz), ha dato vita a Jazz&Poetry. E Franco Costantini sarà anche il lettore, la voce narrante dei testi poetici che andranno a “giocare” con le note dei musicisti ospiti.

Come è nato il progetto Jazz&Poetry?

Ravenna accoglie le ossa di Dante e dunque è anche città di Dante. Dante è uno dei grandi poeti d’Italia. Perciò Ravenna è città della poesia. In più la nostra città ospita il Ravenna Jazz Festival, la più longeva rassegna di jazz del Paese. Quindi vediamo che c’è una connessione profonda tra queste due arti. Oltre a questo, io mi occupo di poesia da una vita, così come mia sorella Sandra si occupa di jazz da moltissimo tempo. Poesia e jazz possiedono tante analogie. La poesia è rivoluzionaria in sé, perché può mescolare le frasi e le parole in cerca di assonanze. I poeti possono rompere le regole della lingua. La stessa cosa in campo musicale lo fa il jazz, che rompe le tradizioni e le sintassi musicali. Insomma, jazz e poesia sono due discipline sorelle.
Questa è la prima rassegna, ma Jazz&Poetry vuole diventare un appuntamento fisso, da rinnovare ogni anno. Un incontro tra l’improvvisazione dei versi e della musica. La poesia ritorna orale come al tempo degli aedi che avevano la capacità di adattarsi alle varie situazioni e di plasmare la narrazione. Sarà un’interazione che produrrà risultati strani, un evento unico che è, in effetti, una jam session.

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Franco Costantini, direttore artistico e voce narrante

Sarai tu a declamare i versi. Puoi dirci qualcosa di più sui testi che interpreterai?

La prima serata sarà dedicata ad “Amor sacro e amor profano” e al loro rapporto dialettico. L’amore sacro e l’amore profano che a volte coincidono, come nel Cantico dei cantici. L’amore quando è sacro rende tale anche il desiderio. Di Dante interpreterò un canto del Paradiso e qualcosa di profano dedicato al suo amore per Beatrice. Ma anche Leopardi e Shakespeare saranno spunti veloci che serviranno ai musicisti per dialogare con la poesia. Ci saranno momenti in cui prevarrà la mia voce e altri in cui lo farà la musica.

La scelta dei versi per ciascuna serata sarà casuale o c’è una selezione mirata?

No, la scelta non è casuale. Nella seconda serata ci sarà un omaggio a Borges e alla poesia argentina. Per questo appuntamento abbiamo pensato a due musicisti, Javier Girotto e Natalio Mangalavite che hanno già omaggiato Borges. Così come Silvia Donati e Daniele Santimone, ospiti della terza serata, insieme ai quali andrò a esplorare la poesia brasiliana e, più in generale, la lingua portoghese da Quintana a Pessoa.

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Il sassofonista Alessandro Scala

E per quanto riguarda la location, la scelta è stata ponderata o casuale?

In parte casuale, ma in realtà è ideale per la prima serata dell’amor sacro e amor profano. Ho già avuto modo di allestire spettacoli negli spazi della Fraternità San Damiano. La Fraternità svolge anche molte iniziative non teologiche, mirate alla crescita culturale che è a sua volta spirituale. E proprio questa apertura a sacro e profano ci ha spinto a programmare lì tutta la rassegna.

Infine, cosa ti aspetti da questa prima edizione di Jazz&Poetry?

Io mi aspetto di divertirmi. E di vivere una bella esperienza con tutti gli artisti con cui potrò collaborare. Ecco, forse sembrerò egoista, ma prima di tutto mi aspetto una mia crescita personale. E poi chiaramente spero anche in un successo di pubblico.

Dunque, appuntamento al chiostro della Fraternità San Damiano, in Via Oberdan 6 a Ravenna, con Jazz&Poetry. La prima serata sarà il 3 ottobre alle 21 in compagnia di Fabrizio Bosso (tromba) e Julian Oliver Mazzariello (pianoforte). Le serate successive saranno mercoledì 11 ottobre (con Javier Girotto & Natalio Mangalavite), martedì 17 ottobre (con Silvia Donati e Daniele Santimone) e martedì 24 ottobre (con Alessandro Scala e Sam Gambarini).

Informazioni sull'autore

Matteo Pezzani

Scrittore, storico, blogger, giornalista, buffone di corte ecc..