Cinema

RNFF: il bilancio del direttore artistico Franco Calandrini

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Eccoci alla chiusura della 15a edizione del Ravenna Nightmare Film Fest (RNFF), che ha visto anche quest’anno un’entusiasta partecipazione del pubblico. La manifestazione è stata impreziosita dalla presenza del regista David Lynch, in città per incontrare esclusivamente gli studenti delle scuole superiori, la cui presenza è stata finora circondata dalla massima discrezione da parte degli addetti ai lavori.

Il Premio Anello d’Argento al Miglior Film Cortometraggio è stato assegnato a Cold Fish di David Hay, mentre il Premio Anello d’Oro al Miglior Film Lungometraggio a Midnighters di Julius Ramsay. Simon Rumley con Fashionista ha ricevuto il Premio della Critica per la Miglior Regia al Film Lungometraggio.

Il direttore artistico del Festival, Franco Calandrini, ci ha raccontato com’è andata questa edizione e concesso qualche anticipazione per la prossima.

Com’è stata la partecipazione degli spettatori in questa edizione di Ravenna Nightmare Festival? Siete soddisfatti?
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Julius Ramsay

Sì, è andata in crescendo come puoi immaginare. C’è stato un bell’inizio con Gli uomini che fecero l’impresa e con Salvatores che ha mandato il suo saluto. Siamo partiti bene e abbiamo chiuso alla grande: abbiamo avuto un’esplosione di interesse verso il finale, da quando si è saputo che Lynch sarebbe venuto a Ravenna, per tanti sembrava una barzelletta. Invece oggi (lunedì 6 novembre, ndr) è stato emozionante trovarsi a un passo dalla leggenda. Per tanti è l’autore di Twin Peaks, ma per noi che abbiamo 50-55 anni è un mito, una leggenda che ha fatto cinema internazionale. Avevamo sette registi al Festival e non ce n’è stato uno che non abbia compreso tra i registi che l’hanno ispirato il nome David Lynch. Noi siamo ancora un po’ sotto shock da stamattina! L’incontro era riservato agli studenti ma è stato concesso una specie di salvacondotto per gli organizzatori.
Subito dopo la presentazione del film di Salvatores, la serata dedicata ai cortometraggi ha riempito il teatro, poi c’è stata la mattina con le scuole e abbiamo continuato a mantenere una media molto alta durante la settimana. Abbiamo fatto la scelta di proiettare meno film e dare più spazio agli autori, ci è stato riconosciuto dagli spettatori che questa formula possa funzionare. Invece di riempire di film mattina e sera, abbiamo preferito allungare le giornate e dividere le sale. Tutto ha funzionato al meglio, rispetto all’anno scorso un 20% di spettatori in più c’è stato. Anche gli off-screen sono andati molto bene, quelli che abbiamo fatto al Moog, alla Darsena, all’Osteria del Tempo Perso. Avendo i registi presenti possiamo rendere le cose molto più interessanti.

Qualche commento sui vincitori dei concorsi?
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Simon Rumley

C’è stata molta corrispondenza tra i punteggi della critica e quelli del pubblico, il che significa che il prodotto era davvero alto rispetto alla media. Per darti un’idea, il punteggio più alto è stato 4,2 e il più basso 3,8. Simon Rumley è un vero autore a tutto tondo, perfettamente in linea con il premio della giuria, non ha quella nota di commerciabilità che hanno altri film del genere, però è un regista di spessore. Per quanto riguarda i Ramsay, sono forti dell’esperienza di Walking Dead, perciò hanno avuto un appeal molto forte sul pubblico. Sono stati molto bravi a fare un film senza punti deboli, né di sceneggiatura né di regia.
Il cortometraggio di David Hay è una chicca strepitosa. Hay è australiano, quindi c’è stata anche una dimensione internazionale, dall’Australia all’America all’Inghilterra. Sono vincitori che porteranno il nome del Ravenna Nightmare Festival in giro per il mondo. A noi fa molto piacere.

Puoi darci già qualche anticipazione sull’edizione 2018?

Per ora tanti desideri, vedremo cosa fare. L’obiettivo è consolidare ciò che abbiamo: riproporre lo stesso impianto con alcuni miglioramenti. Di fatto non penso che cambieremo più la struttura per molto tempo, avendo aperto ai generi oltre l’horror siamo più ricettivi su tutto. Tant’è che Fashionista è un thriller, per giunta di tipo psicologico. Per noi è stata una grande boccata d’ossigeno avere un’edizione così varia anche nella proposta. Inoltre, avendo avuto come ospite David Lynch, invitare personaggi di alta caratura non è più impensabile per il prossimo anno.

Informazioni sull'autore

Silvia Rossetti

Italianista e multitasker. Scrittrice quando c'è tempo, teatrante per divertimento. Forza Tassorosso.